Sterilizzazione si o no?



Oggi affronteremo un'altra questione alquanto spinosa ovvero la sterilizzazione. Si sa sull'argomento l'opinione pubblica si spacca in due. Abbiamo i così detti "naturalisti" (che poi sono gli stessi che professano la famiglia tradizionale cristiana formata da padre madre e figlio contro le coppie di fatto) che ovviamente sono contrari perché l'uomo si vuole sostituire a Dio (quale dio? Gesù, Allah, Maometto....non è dato pervenuto) oppure perché se madre natura ha fatto le cose in un certo modo non è giusto violentare l'eterna madre (salvo poi abbandonare carta, plastica e lattine in mezzo alla strada o peggio in parchi, spiagge e quant'altro evviva l'ipocrisia!) 

Ma facendo finta per un attimo di avvallare questa tesi, ha senso parlare di natura quando per secoli abbiamo selezionato le razze, isolandone i geni che ci avrebbero permesso di isolare certe caratteristiche somatiche, caratteriali, fisiche etc...? Ha senso parlare ancora di natura in una animale (il cane) che da secoli è stato addomesticato e assoggettato per gli utilizzi più svariati e comuni? 

Ma sopratutto a che serve preservare la naturalezza di certe condizione se non porta ad un utile sociale? per intenderci non mi sembra che le auto, i treni e gli aerei che usiamo per spostarci siano "naturali", non mi sembra siano naturali nemmeno i trapianti che si fanno per soppiantare organi malati, non sono naturali i farmaci con il quale ci curiamo, non è naturale la trasfusione di sangue, non è naturale nemmeno congelare alimenti, o preservare la loro freschezza attraverso l'utilizzo di celle frigorifere.....se vogliamo non è naturale nemmeno il computer con cui sto scrivendo quest'articolo e quell'invisibile rete (web) che ci tiene connessi e per mezzo della quale è possibile far circolare velocemente idee....

Allora il punto qual è? 

Probabilmente il punto è chiedersi non cosa sia naturale o cosa non lo sia, probabilmente è più conveniente chiedersi se una determinata azione o intervento è utile per la società in cui viviamo o no, se fa guadagnare solo alcuni o ci guadagniamo tutti, mettendo da parte quell'esercizio demenziale per la quale la ragione viene piegata ad impulsi naturali, credenze popolari o religioni non meglio pervenute (ancora non ho visto nessuno camminare a piedi nudi sull'acqua!) 

Quindi il punto è questo avete idea di quanti cani può partorire una cagna durante la sua vita? State sicuri che la cagna andrà in calore puntualmente e verrà in modo altrettanto puntuale ingravidata, se nessuno "innaturalmente" la sterilizzerà (almeno ché non assoldate the Rock a fare la guardia del corpo alla vostra cagna in calore!). 

Quindi la domanda è.....Che fine faranno tutti quei cuccioli? avranno tutti una famiglia affettuosa? 

Nella migliore delle ipotesi verranno messi alla catena in qualche campagna sperduta dove un guardiano gli darà pane secco e ammuffito (quasi!) ogni giorno e forse avranno una tettoia sotto cui ripararsi. La peggiore delle ipotesi ce l'avete sotto gli occhi ogni volta che uscite di casa... chi vive in città prova ad adattarsi cercando di mangiare tra i rifiuti, chi vive vicino le strade grandi aspettando il triste e inevitabile fato....oppure come alternativa potremmo chiudere gli occhi e assopire le coscienze, infilandoli in un canile, ma quanti cani può contenere un canile?

10? 100? 1000? e quanto ci costa a noi società civile non solo in termini di soldi ma anche in termini di impegno umanitario e sociale? Inoltre pensate che sia bello vivere tutta la vita in un canile?

Se pensate che quella vita sia "naturale" o paradisiaca, provate voi a stare in carcere tutta la vita in una cella senza mai una coccola, conforto nei giorni bui, patendo freddo e caldo......del tutto gratuitamente ovvero senza aver fatto nulla, solo per il fatto di essere nati "in esubero"

Ho una domanda per chi crede che la sterilizzazione sia "innaturale": per voi tutto questo è "naturale"??? 

Per me no! Per me è una conseguenza del fatto che per poter costruire strade, centri commerciali asfalto e poi tanto asfalto abbiamo modificato in modo innaturale lo spazio che ci circondava, disboscando, bruciando e creando città che di naturale non hanno assolutamente nulla. 

Città dove le regole del buon vivere sono state stabilite a tavolino da una sola specie, in modo egoistico e autoritario "L'uomo!", signori diciamo le cose come stanno abbiamo violentato madre natura fino a ieri e non ci vergognamo a farlo ancora. La stessa natura che oggi qualche moralista sinistrorso ( o la Brambilla) vuole difendere a spada tratta, rifugiandosi in una miopia fine a se stessa, ed in questo mondo artificiale, artificioso sofisticato e innaturale non c'è spazio per una popolazione incontrollata e incontrollabile di piccoli anche se teneri amici a quattro zampe, perché il di più vuol dire canile, catena o morte certa!

                                                                                                                                              Birba La Panti





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