PRINCIPI FONDAMENTALI: Articolo 6


ART.6

La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.

Questo articolo, inizialmente non presente nella nostra Costituzione, costituisce un ponte inequivocabile tra il principio di autonomia descritta nell’art. 5 e la tutela dei diritti inviolabili dell’uomo sanciti negli art.2 e 3. 
L'articolo trova una sua prima immediata applicazione in quelle Regioni a statuto speciale (Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Sicilia) in cui vengono tutelate le minoranze linguistiche attraverso il concetto di bilinguismo, ovvero la possibilità di utilizzare in maniera paritaria, anche a scuola, sia l’italiano che la lingua madre; ma in aggiunta a ciò riconosce la valenza identitaria dell’uso della propria lingua, contro ogni forma di discriminazione.
A tal proposito mi viene in mente una canzone della tradizione salentina che dice "Se nu te scierri mai de le radici ca tieni, rispetti puru quiddre delli paisi lontani, se nu scierri mai de du ede ca ieni, dai chiu valore alla cultura ca tieni" che tradotto in italiano è " se non ti dimentichi delle tue radici rispetti pure quelli dei paesi lontani, se non ti scordi da dove vieni, dai più valore alla cultura che hai"
Questo è un passaggio bellissimo e di attualità che fa campire da dove deriva il razzismo. Il razzismo, la paura verso la cultura diversa, verso gli extracomunitari, nasce dalla nostra ignoranza. Noi non conosciamo da dove veniamo, non abbiamo idea della nostra storia delle nostre radici e per questo non riusciamo ad accettare quelle di chi viene da paesi lontani appunto! 
In questo contesto d'altro canto verrebbe spontaneo chiedersi cosa succederà per effetto del fenomeno migratorio che sta vivendo attualmente il nostro Paese: non dovrebbe essere possibile assimilare una seconda cultura e renderla dominante rispetto alla nostra attuale, ma potrebbe invece succedere che ci sia una valorizzazione delle emergenti minoranze linguistiche.

Per questo dovremmo vivere questi fenomeni migratori come una ghiotta occasione per elevare la nostra cultura, mescolare le etnie le ideologie la lingua senza che nessuno dimentichi appunto quali sono le sue tradizioni in modo da mediare quegli atteggiamenti spigolosi che hanno sia loro che noi creando qualcosa di più generale, poliglotta, più avanzato, almeno è quello che ci auguriamo e che dice la nostra costituzione!

L'Ape Maia

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