L'altra faccia dell'Egitto

L'Egitto (come si vede dalla cartina in allegato) si presenta come un territorio abbastanza squadrato, quasi un rettangolo che si affaccia al nord con il mar mediterraneo, da Alessandria all'isola di Creta ci sono circa 500 km in linea d'aria, questo fa capire il perché la seconda civiltà sviluppata in ordine temporale sia quella Greca (270 000 a.C) subito dopo quella Egiziana (X millennio a.C.) per l'appunto. Proseguendo con i confini ad ovest troviamo la Libia, a sud troviamo il Sudan, ad ovest Mar Rosso, Israele e Giordania. 

Il territorio egiziano è prevalentemente desertico, soltanto il 5% del territorio è fertile e coincide con la valle del Nilo, sapete cosa vuol dire questo in numeri? considerando che l'Egitto ha una estensione di 1002450 kmq (l'Italia ne ha 301340 kmq) solo circa 50 122 kmq (circa 1/6 del territorio italiano) può essere usato per l'agricoltura, tutto il resto è sabbia e niente più. Percentuale delle acque 0,632% bassissima se si pensa all'Italia dove è quasi il 2,4% del territorio e ciò individua un altro problema non di poco conto che è appunto l'acqua da bere, scarsa, costosa rispetto agli stipendi medi (dai 20 ai 40 cent per una bottiglia da 1,5 litri) quella invece del rubinetto (usata molto sopratutto nella preparazione di cibi o bevande calde come il tè) risulta essere fortemente contaminata, ha una carica batterica molto elevata (causa di dissenteria ed altre patologie ad essa collegata). Quindi con un terreno così difficile (maggior parte del quale occupato dal deserto) non dobbiamo meravigliarci del fatto che nonostante il territorio ha una estensione che è quasi 4 volte quello dell'Italia, il numero di abitanti totali (circa 89 milioni di abitanti) non è poi così lontano dai nostri circa 60 milioni di abitanti. La capitale il Cairo si estende su una superficie di 453 kmq, quasi un terzo dell'estensione territoriale di Roma (1300 kmq) ma è 5 volte più popolata con i suoi circa 10 milioni di abitanti (Roma circa 2 milioni). Il clima è tipico desertico caratterizzato da forti escursioni termiche giornaliere (giornate caldissime e notti fredde) e precipitazioni scarsissime che possono essere assenti per anni. 

L'Egitto è una repubblica semi-presidenziale, che vuol dire? vuol dire che i cittadini eleggono con due appuntamenti elettorali distinti, il Presidente della Repubblica ( che attualmente è Abd al-Fattah al-Sisi) e il Parlamento. Dopo di che sarà il presidente della Repubblica a nominare il primo ministro (il nostro presidente del consiglio) che una volta scelto il suo esecutivo (il resto dei ministri) dovrà chiedere ed ottenere la fiducia del Parlamento. Questo tipo di ordinamento è lo stesso che si ha in Francia per intenderci. 

Le vicende che hanno portato Al-Sisi al governo però non sono proprio cristalline, Al-Sisi fece un colpo di stato militare per rovesciare il governo dei "Fratelli Musulmani" che si era insediato "democraticamente eletto" deponendo l'allora presidente Mohamed Morsi, insediando provvisoriamente un sostituto per indire poi elezione nel 2014 dove con una maggioranza bulgara (circa il 96%) legittimò il suo (già forte) potere e controllo sull'intero paese. 

La popolazione Egiziana si suddivide in due grosse etnie quella egiziana (di religione cristiano-copto) e quella araba (di religione islamica), anche se molti sono gli egiziani che si sono convertiti all'Islam che oggi è la principale religione del paese con il quasi 85% di adepti, contro il rimanente 15% di cristiani. 

Ancora oggi gran parte dei lavoratori egiziani sono impiegati nell'agricoltura (sopratutto legata alla coltivazione del cotone) che costituisce la principale risorsa del paese (con il suo 33% di addetti), attività del terziario ad essa legata, turismo di recente sviluppo anche l'industria sopratutto quella estrattiva (legata alla produzione del petrolio e del gas naturale). 
Il 30 Agosto 2015 il colosso Italiano Eni scopre in Egitto il più grosso giacimento petrolifero nel mediterraneo (circa 850 miliardi di metri cubi) per una estensione di 100 kmq per una produzione complessiva stimato di circa 5,5 miliardi di barili d'olio.
Da non sottovalutare anche il settore meccanico, siderurgico e chimico. Recentemente si sta sviluppando molto anche l'industria automobilistica con il trasferimento di stabilimenti di marchi prestigiosi come NissanMercedes-BenzSuzuki e la tedesca BMW. 

Vi invito a riflettere su un dato, il PIL pro capite Egiziano si aggira attorno ai 2700 euro (contro quasi i 27000 euro in Italia) cosa vuol dire? vuol dire che di media un lavoratore egiziano non guadagna più di 2700/12 = 225 euro lordi/mese, ma questo si riferisce ad uno stipendio medio, poi c'è un mondo che lavora con molto meno, si parla di stipendi che non superano i 100 euro lordi/mese! Il costo della vita oscilla tra le 50 fino ai 133 euro al mese con un tasso di inflazione che aumenta del 10-20% al giorno quasi. Per un appartamento con due camere da letto non ammobiliato di categoria media al Cairo parliamo di cifre che vanno dalle 40 alle 100 euro al mese di affitto circa. Nelle zone più lussuose si arriva anche a 150 euro al mese, mentre in quelle più povere e più sovraffollate te la puoi cavare con 17 - 20 euro al mese.  Sulla carta si lavora da Domenica a Giovedì con Venerdì e Sabato come festivi dalle 9:00 alle 17:00, ma solo nelle aziende e solo sulla carta appunto. Infatti non essendoci dei controlli ferrei sul rispetto degli orari da parte delle organizzazioni sindacali (esattamente come avviene in Italia) l'orario di lavoro si allunga arrivando ad essere sopratutto nei settori dove il lavoro in nero ne fa da padrone anche ad 11, 12 ore al giorno (settori quali turismo, alimentare, agricolo), spesso impiegando manovalanza minorile (una pratica largamente diffusa su tutto il territorio).

La sanità è pubblica anche se attualmente ancora molto inefficiente, così col tempo si sono sviluppate anche strutture private. La qualità tecnica dei professionisti sanitari resta poi inadeguata in diverse aree del Paese, l'applicazione delle procedure asettiche di base non è per nulla ottimale, le registrazioni mediche sono spesso incomplete e in accurate, così da rendere difficile la continuità nelle cure, le procedure standard non sono molto utilizzate, eccessiva prescrizione e utilizzazione di servizi sanitari non indispensabili, aggiornamento professionale di tutte le categorie degli operatori sanitari spesso lasciato al caso privo di un coordinamento.

La condizione della donna resta drammatica, l'Egitto è stato classificato come il peggior paese arabo per quanto riguarda le condizioni delle donne, spesso costrette a portare il velo ed alla segregazione di genere nelle scuole, nel lavoro e persino nel tempo libero per limitare al minimo il contatto, conservandone la purezza. In Egitto le donne sono ancora sottoposte alla mutilazione dei genitali femminili (anche se nel 2008 è stata dichiarata illegale), è ancora diffuso il delitto d'onore nel caso la donna venga accusato di adulterio (reale o presunto) o di essersi semplicemente intrattenuta con un estraneo e sopratutto sono molto diffuse anche le molestie sessuali (83% delle donne native hanno dichiarato di aver subito molestie sessuali, 2 uomini su 3 hanno dichiarato di aver compiuto atti di molestia). I sondaggi nel 2010 hanno mostrato che solo il 39% della popolazione ha considerato l'uguaglianza di genere come una possibilità mentre il 54% si è dimostrato ancora a favore della segregazione di genere. Il tasso di alfabetizzazione femminile è oggi circa del 65% inferiore a quello maschile che si attesta intorno all'80%.






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