Matteo Carriera e Guido Viola


Il lavoro aumenta per Di Pietro di giorno in giorno. Il 27 Aprile il procuratore capo Borrelli assime al procuratore aggiunto D'Ambrosio, decidono di affiancare a Di Pietro il collega Gherardo Colombo. A fine maggio si aggiunge anche Piercamillo Davigo. Nasce così ufficialmente il pool Mani Pulite, coordinato da D'Ambrosio. 

Di Pietro in quegli anni sperimenta un nuovo modo di interrogare: fa sentire contemporaneamente, da diversi operatori di Polizia giudiziaria, più persone coinvolte nella stessa vicenda. Intanto lui fa da spola dall'uno all'altro senza perdere d'occhio i computer. In questo modo legge in tempo reale le dichiarazioni degli interrogati e può subito, in presa diretta, chiedere chiarimenti all'uno sulle dichiarazioni dell'altro ( è anche uno dei primi ad immagazzinare dati con il computer in modo da poterli incrociale con maggiore facilità ed efficienza). 

L'Indagine sul Trivulzio si allarga per contagio a episodi di corruzione anche negli altri ricoveri per anziani, negli ospedali, nell'Atm ( azienda dei trasporti pubblici), all'Aem ( azienda energetica municipale), alla Mm ( Metropolitana Milanese) società che assegna appalti della metropolitana, alla Sea ( Società esercizio aeroportuali) società che gestisce gli aeroporti di Malpensa e Linate, alle Ferrovie del Nord

Da fine aprile non passa giorno senza almeno un arresto o un avviso di garanzia. Il 27 Aprile finisce in manette il socialista Matteo Carriera (PSI) commissario dell'Ipab (Istituto Pubblico di Assistenza e Beneficenza) che a sua volta controllava l'Istituto Geriatrico Redaelli. 

Carriera entra a San Vittore insieme con due funzionari dell'Ipab, Francesco Scuderi e Ivando Tamagni. A chiamarli in causa sono alcuni costruttori ( tra cui Fabrizio Garampelli e Fabio Lasagni) beneficiari di appalti da 90 miliardi di lire con annesse tangenti proprio per l'edificazione del Redaelli.  

Ad accompagnare Carriera è un avvocato (ex magistrato) tale Guido Viola. Nel suo curriculum vantava già di essere stato pubblico ministero in indagini come quelle su Sindona e la P2, seguita con i giudici istruttori Giuliano Turone e Gherardo Colombo.
Lasciata la magistratura per la professione di avvocato, Viola era stato proposto dopo l'arresto di Chiesa, come commissario straordinario del Trivulzio. Ma aveva dovuto rinunciare all'incarico dopo le proteste di alcuni consiglieri comunali milanesi, che lo avevano accusato di aver (quando era ancora magistrato) respinto il ricorso di alcuni inquilini di stabili di proprietà del Trivulzio venduti, secondo gli stessi inquilini, con pratiche illecite.  

Viola diventerà imputato nel processo di Mani Pulite con l'accusa (poi tradotta in patteggiamento) di aver riciclato due miliardi di lire di tangenti in 218 libretti al portatore (tutti sotto i dieci milioni di lire) consegnati direttamente alla signora Giovanna Primicerio, ex moglie di Matteo Carriera (suo cliente). In seguito Viola (per i suoi meriti) farà carriera entrando nel collegio difensivo del gruppo Finivest. 

Carriera e Chiesa hanno una cosa in comune, ovvero quello di essere dei pesci piccoli, due funzionari politici ancora troppo distanti dalla politica che conta, quella nazionale, quella con la P maiuscola per intenderci, ma con il proseguire delle indagini vedremo che anche quel totem verrà demolito, con gli arresti dei primi uomini politici di spicco, ma questo lo vedremo nella prossima puntata.........

Pracella Giuseppe





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