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Visualizzazione dei post da dicembre, 2017

Pensieri sociali

Unione Proletaria approfitta di questo suo articolo, un pò fuori dall'ordinario, per chi ci segue ed ha la pazienza di leggerci ogni settimana, per augurarvi anzi tutto buone feste e lasciarci con una riflessione che vi invito a fare, prima di tornare attivi a partire dalla seconda settimana di Gennaio.  La riflessione è la seguente:  Pippo che lavora da trent'anni, ha una moglie, un figlio ma non riesce a comprarsi ancora casa perché aimé guadagna troppo poco. Pippo vive in una comunità di 20.000 abitanti. Per poter prendere casa (dati i prezzi di mercato) ci vorrebbero circa 200 000 euro, ma Pippo proprio non li ha perché a mala pena riesce a far quadrare i conti con l'affitto che paga ogni fine mese.  Ora se ciascun abitante rinunciasse ad una pizza? 10 euro in totale e li donasse alla comunità, la comunità intera 20.000 ab x 10 euro = 200 000 euro Pippo potrebbe comprarsi la casa.  Ecco questo è socialismo, mettere da parte un possibile guadagno (10 euro)

10 buoni motivi per dire no ai botti di fine anno

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La mezzanotte di Capodanno è sempre un momento di terrore per chi ha in casa animali o bambini piccoli, senza contare la terribile carrellata di incidenti splatter a cui dobbiamo assistere (nel migliore dei casi solo) guardando un telegiornale il giorno dopo.  Anche se confesso che mi danno fastidio in prima persona e che, ogni volta che posso, non perdo occasione per apostrofare gli individui che ne stanno facendo uso; non siamo qui per fare la ramanzina a chi spara i botti.  Proviamo, invece, a ragionare come esseri senzienti e ragionevoli ed a individuare assieme "solo" una decina di punti a perorare la mia causa: no ai botti!  1. Non c'è nulla di più barbaro e insensato che festeggiare e augurarsi un anno di "pace e prosperità", riproducendo sotto casa una vera e propria guerra che ogni anno provoca feriti, arresti e anche morti.  2. In genere il capodanno è visto come un momento di "anarchia" in cui ci si può "sfogare"... Un

PRINCIPI FONDAMENTALI: Articolo 7

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ART.7 Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi(*). Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale. Questo articolo è stato a lungo dibattuto prima della sua approvazione, ma nonostante ciò ha finito per avere una formulazione alquanto approssimativa, tanto da rendere difficoltosa la definizione del principio di laicità dello Stato, che si è così chiarita: la laicità dello Stato non implica ‘indifferenza’ dello Stato dinanzi alle religioni, ma ‘garanzia’ dello Stato per la salvaguardia della libertà di religione, in un regime di pluralismo confessionale e culturale. Tuttavia, come si evince dall’articolo 8, mentre l’ordinamento canonico della Chiesa cattolica è riconosciuto dalla Costituzione e sono riconosciuti tutti i privilegi che derivano dai Patti Lateranensi, quello delle altre religioni è riconosciuto sola

Il sistema Milano

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Il 5 maggio 1992 vengono arrestati il costruttore Mario Lodigiani, vicepresidente del colosso che porta il suo cognome, e Roberto Schellino, ex direttore tecnico della Cogefar Impresit (gruppo Fiat, la numero uno tra le aziende edili).  Ma gli arresti che faranno più scalpore saranno quelli del 6 maggio 1992 quando finiscono in manette i cassieri occulti dei partiti: il socialista Sergio Radaelli (PSI), il democristiano Maurizio Prada (DC) e il pidiessino Massimo Ferlini (PdS).  Radaelli, Prada e Carnevale erano i cassieri di riferimento del "sistema Milano". Ma cosa era questo sistema?  Il sistema Milano è un sistema complesso che operava (anzi attingeva mazzette) nei diversi ambiti della pubblica amministrazione che costituivano a loro volta dei sottosistemi (delle articolazioni del sistema stesso). Ciascuno con le sue regole specifiche, i suoi cassieri, i suoi imprenditori di riferimento. Il più importante è quello dei trasporti, che ruota attorno ai grandi app

Il Carattere di feticcio della merce e il suo segreto/3

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Capitolo 1: La merce          Sottocapitolo 4: Il carattere di Feticcio della merce e il suo segreto  Parte 3 La distinzione del prodotto in valore e valor d'uso avviene quindi, solo quando lo scambio si è sviluppato a tal punto che iniziano ad essere prodotte cose utili solo per essere scambiate.  Marx dice " Da questo momento in poi (da quando valore e valor d'uso iniziano ad essere distinti) i lavori privati dei produttori ricevono un duplice carattere sociale" Quale è il duplice carattere sociale dei lavori privati?  1) Debbo soddisfare uno o più particolari bisogni sociali (altrimenti che li produco a fare?) e stabilirsi come articolazione del lavoro complessivo 2) Le merci prodotte dovranno appagare i diversi bisogni dei loro produttori, giacché ogni lavoro utile e privato può essere scambiato con ogni altro genere di lavoro utile e privato (per poter vivere ho bisogno di tutta una serie di generi di merci che posso acquistare solo partendo dal

Il commercio delle vite leggere

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Natale, si sà, è periodo di mercatini e feste di paese, così anche io ho fatto un giro in alcune di esse. Tra le varie bancarelle di prodotti più o meno tipici portati da commercianti di ogni dove, immancabile (come sempre, purtroppo!) ecco la bancarella degli animali.  Che tristezza! Gente che taglia le ali a un pappagallino per vendere le foto ai bambini, la fiera degli orrori!   Gente che vive della sofferenza di questi poveri animali, trattati come una merce in tutte le fasi della loro vita costretti a patire caldo e freddo in quella bancarella prima di essere venduti (nella migliore delle ipotesi!) e rimanere soli, chiusi in un vaso o in una gabbietta ogni santo giorno che nasce su questa terra, per il resto della propria vita.   Ma ancora peggio, gente che li acquista, magari come regalo e magari per un bambino che ci giocherà come se fosse un pupazzo e quando muore, avanti il prossimo per sostituirlo (tanto sono tutti uguali...)! Nella mia città, come in molt

Un regalo per Natale

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Si sa ormai mancano pochi giorni al Natale ed il chiodo fisso è sempre uno, cosa faccio a Mamma, Papà a mio fratello, a mia moglie o ancor peggio...a mio figlio per Natale? Bene prima che tu possa valutare le varie soluzione voglio darti un consiglio. Questo pensiero è per te e per quanti come te stanno pensando di adottare un cucciolo peloso per Natale alla propria ragazza, moglie, figlio etc.... Per te, che vuoi responsabilizzare i tuoi figli regalandogli un essere che vivrà in una simbiosi di totale dipendenza con il tuo branco per molti, molti anni. Per te che la sera torni a casa e vorresti qualcuno ad aspettarti. Per te che lo piazzerai sul divano della nonna a scaldare quel posto che per troppo tempo si è raffreddato. Per te che "tanto quando vado in vacanza ci pensano i miei". Per te che "se si ammala chiamo un amico, non è veterinario ma ha tanta esperienza". Per te che "il cane che avevamo quando ero piccolo mangiava i nostri avanzi (o pane dur