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Istruzione vs distruzione

Cosa è la scuola oggi? Il tempio della cultura?....Macché La palestra dove si formeranno i cittadini del domani?...ma per favore... Oggi la scuola è un icrocio tra un parcheggio per adolescenti e una azienda votata al profitto. Sapete cosa sta più a cuore alla vicepreside di turno? A) riempire le classi B) fare tanti progetti (poco importa se sono utili ai fini formativi e se verranno portati al termine) C) intrecciare rapporti con le aziende locali per instaurare un canale di doppio favoritismo stile mafioso io aiuto te consegnandoti manodopera gratis( vedi alternanza scuola lavoro) tu aiuti me nel lanciare i progetti a scopo di marketing ovviamente (a nessuno interessa scrivere il proprio figlio in una scuola dove non si fanno progetti) A fine anno...promossi tutti....al massimo rimandati....perché il diktat è riempire le aule ad ogni costo.... Lasciate a tal fine che vi spiega la dinamica degli scrutini finali....Ciccio scritto All'Itis  (istituto tecnico) indirizzo mec

Pensieri sociali

Unione Proletaria approfitta di questo suo articolo, un pò fuori dall'ordinario, per chi ci segue ed ha la pazienza di leggerci ogni settimana, per augurarvi anzi tutto buone feste e lasciarci con una riflessione che vi invito a fare, prima di tornare attivi a partire dalla seconda settimana di Gennaio.  La riflessione è la seguente:  Pippo che lavora da trent'anni, ha una moglie, un figlio ma non riesce a comprarsi ancora casa perché aimé guadagna troppo poco. Pippo vive in una comunità di 20.000 abitanti. Per poter prendere casa (dati i prezzi di mercato) ci vorrebbero circa 200 000 euro, ma Pippo proprio non li ha perché a mala pena riesce a far quadrare i conti con l'affitto che paga ogni fine mese.  Ora se ciascun abitante rinunciasse ad una pizza? 10 euro in totale e li donasse alla comunità, la comunità intera 20.000 ab x 10 euro = 200 000 euro Pippo potrebbe comprarsi la casa.  Ecco questo è socialismo, mettere da parte un possibile guadagno (10 euro)

10 buoni motivi per dire no ai botti di fine anno

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La mezzanotte di Capodanno è sempre un momento di terrore per chi ha in casa animali o bambini piccoli, senza contare la terribile carrellata di incidenti splatter a cui dobbiamo assistere (nel migliore dei casi solo) guardando un telegiornale il giorno dopo.  Anche se confesso che mi danno fastidio in prima persona e che, ogni volta che posso, non perdo occasione per apostrofare gli individui che ne stanno facendo uso; non siamo qui per fare la ramanzina a chi spara i botti.  Proviamo, invece, a ragionare come esseri senzienti e ragionevoli ed a individuare assieme "solo" una decina di punti a perorare la mia causa: no ai botti!  1. Non c'è nulla di più barbaro e insensato che festeggiare e augurarsi un anno di "pace e prosperità", riproducendo sotto casa una vera e propria guerra che ogni anno provoca feriti, arresti e anche morti.  2. In genere il capodanno è visto come un momento di "anarchia" in cui ci si può "sfogare"... Un

PRINCIPI FONDAMENTALI: Articolo 7

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ART.7 Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi(*). Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale. Questo articolo è stato a lungo dibattuto prima della sua approvazione, ma nonostante ciò ha finito per avere una formulazione alquanto approssimativa, tanto da rendere difficoltosa la definizione del principio di laicità dello Stato, che si è così chiarita: la laicità dello Stato non implica ‘indifferenza’ dello Stato dinanzi alle religioni, ma ‘garanzia’ dello Stato per la salvaguardia della libertà di religione, in un regime di pluralismo confessionale e culturale. Tuttavia, come si evince dall’articolo 8, mentre l’ordinamento canonico della Chiesa cattolica è riconosciuto dalla Costituzione e sono riconosciuti tutti i privilegi che derivano dai Patti Lateranensi, quello delle altre religioni è riconosciuto sola

Il sistema Milano

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Il 5 maggio 1992 vengono arrestati il costruttore Mario Lodigiani, vicepresidente del colosso che porta il suo cognome, e Roberto Schellino, ex direttore tecnico della Cogefar Impresit (gruppo Fiat, la numero uno tra le aziende edili).  Ma gli arresti che faranno più scalpore saranno quelli del 6 maggio 1992 quando finiscono in manette i cassieri occulti dei partiti: il socialista Sergio Radaelli (PSI), il democristiano Maurizio Prada (DC) e il pidiessino Massimo Ferlini (PdS).  Radaelli, Prada e Carnevale erano i cassieri di riferimento del "sistema Milano". Ma cosa era questo sistema?  Il sistema Milano è un sistema complesso che operava (anzi attingeva mazzette) nei diversi ambiti della pubblica amministrazione che costituivano a loro volta dei sottosistemi (delle articolazioni del sistema stesso). Ciascuno con le sue regole specifiche, i suoi cassieri, i suoi imprenditori di riferimento. Il più importante è quello dei trasporti, che ruota attorno ai grandi app

Il Carattere di feticcio della merce e il suo segreto/3

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Capitolo 1: La merce          Sottocapitolo 4: Il carattere di Feticcio della merce e il suo segreto  Parte 3 La distinzione del prodotto in valore e valor d'uso avviene quindi, solo quando lo scambio si è sviluppato a tal punto che iniziano ad essere prodotte cose utili solo per essere scambiate.  Marx dice " Da questo momento in poi (da quando valore e valor d'uso iniziano ad essere distinti) i lavori privati dei produttori ricevono un duplice carattere sociale" Quale è il duplice carattere sociale dei lavori privati?  1) Debbo soddisfare uno o più particolari bisogni sociali (altrimenti che li produco a fare?) e stabilirsi come articolazione del lavoro complessivo 2) Le merci prodotte dovranno appagare i diversi bisogni dei loro produttori, giacché ogni lavoro utile e privato può essere scambiato con ogni altro genere di lavoro utile e privato (per poter vivere ho bisogno di tutta una serie di generi di merci che posso acquistare solo partendo dal

Il commercio delle vite leggere

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Natale, si sà, è periodo di mercatini e feste di paese, così anche io ho fatto un giro in alcune di esse. Tra le varie bancarelle di prodotti più o meno tipici portati da commercianti di ogni dove, immancabile (come sempre, purtroppo!) ecco la bancarella degli animali.  Che tristezza! Gente che taglia le ali a un pappagallino per vendere le foto ai bambini, la fiera degli orrori!   Gente che vive della sofferenza di questi poveri animali, trattati come una merce in tutte le fasi della loro vita costretti a patire caldo e freddo in quella bancarella prima di essere venduti (nella migliore delle ipotesi!) e rimanere soli, chiusi in un vaso o in una gabbietta ogni santo giorno che nasce su questa terra, per il resto della propria vita.   Ma ancora peggio, gente che li acquista, magari come regalo e magari per un bambino che ci giocherà come se fosse un pupazzo e quando muore, avanti il prossimo per sostituirlo (tanto sono tutti uguali...)! Nella mia città, come in molt